Audi motorsport: emozione e innovazione dalle corse alla produzione di serie

Il motorsport rappresenta il banco di prova Audi per le soluzioni tecniche del futuro. Da oltre 40 anni, il Marchio dei quattro anelli è impegnato ai massimi livelli per testare tecnologie avanguardistiche in vista della produzione di serie. Un approccio condiviso dall’innovativo prototipo elettrico con range extender Audi RS Q e-tron E2: per la prima volta, una vettura a trazione full electric è in lizza per la conquista della Dakar, il rally raid più difficile al mondo. In video la storia del motorsport Audi – dall’Audi quattro mattatrice nei rally degli Anni ’80 sino ai giorni nostri – e delle innovazioni tecniche che hanno dominato nelle competizioni prima di approdare alla strada.

Racecar Powertrain of the Year 2022: Audi RS Q e-tron ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento per l’innovazione tecnologica applicata alle competizioni. Un premio che sottolinea l’approccio pionieristico Audi al motorsport. La Dakar, e in generale i rally raid, sono teatro dell’introduzione della propulsione elettrica con range extender, una soluzione tecnica mai utilizzata prima in un frangente tanto probante. Un esempio di come Audi sviluppi soluzioni avanguardistiche in gara per poi destinarle alla produzione di serie, come accaduto in passato per la trazione quattro, icona tecnologica dei quattro anelli divenuta famosa in tutto il mondo grazie ai successi nel Mondiale Rally negli Anni ’80, al motore TFSI, al debutto in pista nel 2001 a Le Mans e oggi adottato da pressoché tutte le gamme del Brand, e alla tecnologia TDI, best seller Audi diventata sempre più efficiente e performante grazie all’impegno nell’endurance. Un approccio esteso alla costruzione con materiali leggeri, ai gruppi ottici a LED, ai proiettori con tecnologia laser e a molteplici innovazioni che hanno dovuto dimostrare di essere all’altezza in gara prima di approdare alla strada.

Prima Casa automobilistica ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans con un modello a propulsione ibrida, ora Audi concentra la propria attenzione sulla tecnologia e-tron, favorendo il travaso di soluzioni hi-tech a vantaggio della nuova gamma full electric. Nel 2023, Audi punterà al podio alla Dakar, il rally raid più difficile al mondo, schierando al via la seconda generazione del prototipo elettrico Audi RS Q e-tron, nel 2022 in grado di conquistare 4 vittorie e 10 podi di tappa al debutto assoluto in gara.

In attesa dell’entrata in Formula 1, prevista nel 2026: Audi affronterà la massima serie dell’automobilismo sportivo con un propulsore hi-tech caratterizzato da un elevato livello di elettrificazione rispetto allo standard odierno e dall’utilizzo d’innovativi carburanti sostenibili.

Trazione quattro: dai rally alla pista

Escludendo il periodo antecedente la Seconda Guerra Mondiale, caratterizzato dai successi nei Grand Prix degli Anni ‘30 delle monoposto Auto Union, la storia Audi nel motorsport inizia con Audi quattro. Nel 1981, Audi quattro esordì nei rally in occasione dello Jänner Rallye in Austria. Fu la prima vettura 4WD a schierarsi al via del Mondiale. Dal 1982 al 1984 la Casa dei quattro anelli conquistò quattro titoli – due piloti e due costruttori – nel Campionato del Mondo Rally.

Dopo aver rivoluzionato i rally e aver ottenuto dal 1985 al 1987 vittoria e record alla Pikes Peak (USA) – la cronoscalata più celebre al mondo – per tre volte consecutive con Audi Sport quattro S1, caratterizzata da un’innovativa configurazione delle appendici aerodinamiche onde massimizzare i valori di deportanza anche su sterrato, la Casa dei quattro anelli decise di scendere in pista: prima nelle serie americane Trans Am e IMSA GTO, poi nel DTM, il Campionato Tedesco Turismo. Nel 1990 e nel 1991 Audi V8 quattro portò alla conquista di due titoli piloti.

Dopo la decisione di ritirare la trazione quattro dalle competizioni Turismo, Audi si dedicò ai prototipi dando lustro al claim “All’avanguardia della tecnica” nei 18 anni di presenza nella categoria. Nel 1999 debuttò con Audi R8 Sport a Le Mans, la gara endurance più difficile al mondo, conquistando il terzo gradino del podio al primo tentativo. Negli anni successivi Audi R8 dimostrò di essere la vettura da battere. Dal 2000 al 2002 la Casa dei quattro anelli mise a segno una storica tripletta, grazie anche alla tecnologia TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – utilizzata per la prima volta nel 2001 e successivamente introdotta nella produzione di serie. Con 63 vittorie complessive in 80 gare, Audi R8 si è guadagnata di diritto un posto nella storia del motorsport.

Tecnologia Audi TDI: la prima vittoria del Diesel a Le Mans

L’approccio avanguardistico del Brand all’attività sportiva trovò ulteriore conferma nel 2006, quando Audi R10 TDI fu la prima vettura da competizione con motore Diesel a trionfare alla 24 Ore di Le Mans. Nel complesso, a Le Mans la tecnologia Audi TDI si impose per ben otto volte. Con Audi R15 TDI, nel 2010, Audi festeggiò una tripletta nella 24 Ore di Le Mans più veloce di tutti i tempi, stabilendo il nuovo record sulla distanza, tuttora imbattuto.

La tecnologia Audi TDI ha vinto a Le Mans anche nel 2011, nel 2012, nel 2013 e nel 2014, anno in cui il Marchio ha festeggiato la tredicesima vittoria su 16 gare disputate. Successi ottenuti anche grazie ai continui primati in materia d’efficienza energetica: durante l’epoca TDI, nell’arco di un decennio, Audi ha ridotto il consumo di carburante del 46%. Dal punto di vista tecnico, molteplici sono state le innovazioni, in primis le Audi laser light. Gli abbaglianti laser, dalla portata straordinaria, hanno debuttato a Le Mans nel 2014 con Audi R18 TDI e sono oggi disponibili per molteplici modelli dei quattro anelli di gamma media e superiore.

Endurance e Formula E: l’inizio dell’era e-tron

Con la prima vittoria di una sportiva ibrida alla 24 Ore di Le Mans del 2012, Audi ha dimostrato ancora una volta la propria vena pionieristica. Sul circuito de la Sarthe, Audi R18 e-tron quattro è rimasta imbattuta per tre anni di seguito: 2012, 2013 e 2014. I titoli piloti e costruttori conquistati dal prototipo ibrido nel Campionato del Mondo Endurance (WEC) 2012 e 2013 sono gli ultimi vinti da Audi che, nel 2016, ha abbandonato le gare di durata.

Nella stagione 2017 la Casa dei quattro anelli ha rinnovato la propria presenza in ambito sportivo. Il Brand ha dimostrato di essere al vertice nel DTM e, parallelamente, nella stagione 2017/2018 è subentrato in veste ufficiale al team ABT in Formula E, massima serie dell’automobilismo sportivo a zero emissioni. Prima Casa tedesca a correre nella serie, dopo il titolo piloti nel 2016/2017, vinto dal pilota Lucas di Grassi, Audi ha conquistato nel 2017/2018 il titolo costruttori.

Dakar e Formula 1: il presente-futuro dei quattro anelli

Parallelamente all’evoluzione sostenibile dell’offerta di serie, Audi prosegue nell’elettrificazione dell’impegno sportivo: un processo iniziato nel 2012 nell’endurance, proseguito in Formula E ora giunto alla sfida del deserto. Dopo aver conquistato quattro vittorie e dieci podi di tappa alla Dakar 2022, esordio assoluto per l’innovativo prototipo elettrico con range-extender Audi RS Q e-tron, a marzo 2022 è arrivato il primo, storico, successo nei rally raid, una disciplina motoristica totalmente nuova per il Brand, trionfando all’Abu Dhabi Desert Challenge.

A settembre ha debuttato lo step evolutivo di Audi RS Q e-tron, la vettura da competizione Audi più evoluta e complessa di sempre, denominato E2: una sigla che evoca la fase finale di sviluppo della leggendaria Audi Sport quattro Gruppo B degli Anni ’80. Audi RS Q e-tron E2, dopo aver preso parte a ottobre al Rally del Marocco, si schiererà al via della Dakar 2023. La carrozzeria, totalmente nuova, è caratterizzata da un’aerodinamica affinata e contribuisce al contenimento delle masse e al ribassamento del baricentro. L’elettronica alla base del sistema di gestione dell’energia garantisce una superiore efficienza, anche in condizioni limite, mentre gli equipaggi possono contare su di un abitacolo più spazioso e funzionale. Per la prima volta, il range extender del prototipo elettrico sarà alimentato mediante un innovativo carburante rinnovabile a 102 ottani con elevata resistenza alla detonazione. Il carburante sostenibile Audi, ottenuto da residui vegetali, da un lato non incide sulla filiera dei prodotti alimentari, dall’altro riduce del 60% le emissioni di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di un carburante da competizione tradizionale.

Parallelamente all’impegno nei rally raid, Audi ha annunciato l’entrata in F1, classe regina del motorsport. Dal 2026, la Casa dei quattro anelli parteciperà al Campionato mondiale FIA di Formula 1 con una power unit appositamente sviluppata. Il progetto avrà come centro nevralgico il Competence Center Audi Motorsport di Neuburg, in fase di ampliamento per ospitare innovativi banchi prova. È la prima volta da oltre dieci anni che un propulsore di Formula 1 viene realizzato in Germania.

Fattori determinanti per la partecipazione di Audi alla classe regina del motorsport sono le nuove regole tecniche, che si applicheranno dal 2026 e che prevedono un livello superiore di elettrificazione rispetto allo standard odierno e l’utilizzo d’innovativi carburanti sostenibili.