Ritiro patente: cause, conseguenze e soluzioni

Creato il 07.12.2023 - Lettura di 6 minuti

La patente di guida è un documento fondamentale per chi si sposta in auto, ma anche una responsabilità che richiede il rispetto delle norme del Codice della Strada. Chi commette delle infrazioni gravi può incorrere in sanzioni che vanno dalla decurtazione dei punti alla sospensione, alla revoca o al ritiro della patente.

In questo articolo vedremo quali sono le cause che possono portare al ritiro della patente, quali sono le conseguenze legali e pratiche e come fare per riaverla il prima possibile.

 

Cause del ritiro della patente

Il ritiro della patente è una sanzione accessoria che si aggiunge alla multa amministrativa in caso di violazione delle norme del Codice della Strada. Si tratta della materiale sottrazione del documento da parte degli agenti del traffico a seguito della specifica infrazione commessa. Il ritiro può poi comportare la successiva sospensione o revoca, oppure la restituzione dello stesso documento. Vediamo quali sono le principali cause che possono portare al ritiro della patente:

• Guida in stato di ebbrezza: il limite legale del tasso alcolemico è pari a 0,5 g/litro. Chi viene fermato e sottoposto ad alcoltest con un valore superiore a questo può subire diverse sanzioni, a seconda del grado di ebbrezza. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/litro, si applica una sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro, più la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/litro, si configura un reato, per il quale si applica una sanzione amministrativa da 800 a 3.200 euro, più la sospensione della patente da 6 mesi a un anno, e si può rischiare l’arresto fino a 6 mesi. Se il tasso alcolemico supera 1,5 g/litro, si applica una sanzione amministrativa da 1.500 a 6.000 euro, più la revoca della patente, e si può rischiare l’arresto da 6 mesi a un anno.

• Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: chi viene fermato e sottoposto a test tossicologico con esito positivo si configura un reato, per il quale si applica una sanzione amministrativa da 1.500 a 6.000 euro, più la revoca della patente, e si può rischiare l’arresto da 6 mesi a un anno.

• Superamento dei limiti di velocità: chi supera i limiti di velocità stabiliti dal Codice della Strada può incorrere in sanzioni che variano a seconda del margine di superamento. Se il margine è compreso tra 10 e 40 km/h, si applica una sanzione amministrativa da 170 a 679 euro, più la decurtazione di 3 punti dalla patente. Se il margine è superiore a 40 km/h, si applica una sanzione amministrativa da 531 a 2.127 euro, più la sospensione della patente da uno a tre mesi. Se il margine è superiore a 60 km/h, si applica una sanzione amministrativa da 828 a 3.315 euro, più la sospensione della patente da sei a dodici mesi.

• Guida con patente scaduta: la patente di guida ha una validità limitata nel tempo e deve essere rinnovata periodicamente. La scadenza varia a seconda dell’età del titolare: ogni 10 anni sino al compimento dei 50 anni di età, ogni 5 anni per i titolari di patente di età compresa tra 50 e 70 anni, ogni 3 anni per gli automobilisti tra 70 e 80 anni di età, ogni 2 anni per gli ultraottantenni. Chi guida con la patente scaduta si espone a una sanzione amministrativa da 168 a 674 euro, più il ritiro della patente.

• Mancata idoneità alla guida: la patente di guida può essere ritirata anche se il titolare non è più in grado di guidare in modo sicuro a causa di problemi fisici o psichici. In questo caso, il conducente deve presentare un certificato medico di idoneità alla guida, rilasciato da una commissione sanitaria locale, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di ritiro. Se il certificato non viene presentato o risulta negativo, la patente viene revocata.


 

Conseguenze del ritiro della patente

Il ritiro della patente comporta delle conseguenze sia legali che pratiche per il conducente. Dal punto di vista legale, il ritiro della patente implica l’impossibilità di guidare qualsiasi veicolo per il quale sia richiesta la patente stessa, fino alla restituzione o al rinnovo del documento.

Chi guida senza patente o con la patente sospesa o revocata commette un reato, per il quale si applica una sanzione amministrativa da 2.257 a 9.032 euro, più la confisca del veicolo e l’arresto da uno a tre mesi. Inoltre, il ritiro della patente può influire sulla copertura assicurativa del veicolo, in quanto la compagnia può rifiutarsi di risarcire i danni causati da un conducente privo di patente o con la patente sospesa o revocata.

Dal punto di vista pratico, il ritiro della patente comporta dei disagi e delle difficoltà per chi si sposta in auto, soprattutto se si tratta di un lavoratore dipendente o autonomo che ha bisogno della patente per svolgere la propria attività. In questo caso, il conducente deve trovare delle alternative per i propri spostamenti, come i mezzi pubblici, il car pooling, il noleggio di un’auto con conducente o il ricorso a un familiare o a un amico. Queste soluzioni, però, possono comportare dei costi aggiuntivi, una perdita di tempo e una riduzione dell’autonomia e della privacy.

 

Soluzioni per riavere la patente

Per riavere la patente dopo il ritiro, il conducente deve seguire delle procedure diverse a seconda del motivo e della durata del ritiro. Vediamo quali sono le principali soluzioni per riavere la patente:

• In caso di ritiro per patente o revisione scaduta o mancata idoneità alla guida, il conducente può riavere il documento in tempi relativamente brevi. Basterà rimettersi in regola con la legge, ovvero con il rinnovo della patente e della revisione o presentando un certificato medico di idoneità. Una volta espletate queste formalità, il conducente potrà ritirare la patente presso l’ufficio della Motorizzazione Civile o presso il comando delle Forze dell’Ordine che ha effettuato il ritiro.

• In caso di ritiro per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il conducente deve attendere la scadenza del periodo di sospensione o di revoca della patente. Se la patente è stata sospesa, il conducente potrà riaverla previo pagamento di una tassa di rilascio di 32 euro e di una tassa di visita medica di 32 euro, oltre a sottoporsi a una visita medica e a un test psicologico presso la Motorizzazione Civile. Se la patente è stata revocata, il conducente dovrà sostenere nuovamente l’esame di teoria e di pratica, dopo aver frequentato un corso di recupero presso una scuola guida autorizzata.

• In caso di ritiro per superamento dei limiti di velocità, il conducente deve attendere la scadenza del periodo di sospensione della patente. Al termine della sospensione, il conducente potrà riaverla previo pagamento di una tassa di rilascio di 32 euro e di una tassa di visita medica di 32 euro, oltre a sottoporsi a una visita medica e a un test psicologico presso la Motorizzazione Civile.

 

Conclusioni

Il ritiro della patente è una sanzione che può avere delle ripercussioni sia legali che pratiche per il conducente. Per evitare di incorrere in questa sanzione, è importante rispettare le norme del Codice della Strada, soprattutto per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il superamento dei limiti di velocità, il rinnovo della patente e della revisione e l’idoneità alla guida. In caso di ritiro della patente, il conducente deve seguire le procedure previste dalla legge per riaverla il prima possibile, tenendo conto delle cause e della durata del ritiro.

In ogni caso, il consiglio è di guidare sempre con prudenza e responsabilità, per la propria sicurezza e quella degli altri.

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