Rimborso bollo auto: come richiederlo nel 2023

Creato il 18.10.2023 - Lettura di 3 minuti

Il bollo auto è una tassa annuale che i proprietari di veicoli devono pagare alla regione di residenza. Si tratta di un tributo obbligatorio che serve a finanziare le spese per la manutenzione delle strade e per la sicurezza del traffico. Il bollo auto si calcola in base alla potenza, alla cilindrata, alle emissioni e all’età del veicolo.

Ma cosa succede se si paga il bollo auto in eccesso, in modo errato o non dovuto? In questi casi, è possibile richiedere il rimborso bollo auto, una procedura che consente di recuperare le somme versate indebitamente.

In questo articolo ti spieghiamo come funziona il rimborso bollo auto nel 2023, quali sono i casi in cui si può richiedere e come fare per ottenerlo.

 

Quando si può richiedere il rimborso bollo auto?

Il rimborso bollo auto si può richiedere in diverse situazioni, tra cui:

• Pagamento doppio: se si è pagato il bollo auto due volte per lo stesso periodo di imposta, ad esempio per errore o per dimenticanza.

• Pagamento errato: se si è pagato il bollo auto con un importo superiore a quello dovuto, ad esempio per un errore di calcolo o per una variazione dei dati del veicolo.

• Pagamento non dovuto: se si è pagato il bollo auto per un veicolo che non era soggetto al pagamento, ad esempio per un veicolo esente, radiato o rottamato.

• Rottamazione o vendita del veicolo: se si è pagato il bollo auto per un veicolo che è stato rottamato o venduto prima della scadenza del periodo di imposta.

In quest’ultimo caso, però, il rimborso bollo auto non è previsto in tutte le regioni, ma solo in quelle che hanno aderito a questa possibilità. Si tratta di Piemonte, Lombardia, Veneto e province autonome di Trento e Bolzano. In queste regioni, infatti, il bollo auto si paga per mensilità anticipate e non per anno solare. Pertanto, se si rottama o si vende il veicolo prima della fine dell’anno, si ha diritto al rimborso delle mensilità pagate e non godute.

 

Come richiedere il rimborso bollo auto?

Per richiedere il rimborso bollo auto bisogna presentare una domanda all’ufficio tributi della regione o della provincia autonoma di residenza. La domanda deve essere compilata su un apposito modulo, disponibile sul sito web della regione o della provincia autonoma, oppure presso gli sportelli degli uffici tributari.

La domanda deve essere corredata da alcuni documenti, tra cui:

• Copia del documento d’identità del richiedente

• Copia della ricevuta del pagamento del bollo auto

• Copia del certificato di proprietà o del libretto del veicolo

• Eventuale documentazione che attesti la rottamazione o la vendita del veicolo

La domanda può essere inviata tramite posta ordinaria o raccomandata, oppure tramite posta elettronica certificata (PEC). In alternativa, si può presentare la domanda direttamente agli sportelli degli uffici tributari.

Il termine per presentare la domanda varia a seconda della regione o della provincia autonoma. In generale, si va da un minimo di tre anni a un massimo di cinque anni dal giorno del pagamento del bollo auto.

 

Quanto tempo ci vuole per ottenere il rimborso bollo auto?

Il tempo necessario per ottenere il rimborso bollo auto dipende dalla regione o dalla provincia autonoma che deve effettuare il pagamento. In generale, si va da un minimo di 60 giorni a un massimo di 180 giorni dalla data di presentazione della domanda.

Il rimborso bollo auto viene effettuato tramite bonifico bancario o postale sul conto corrente indicato dal richiedente nella domanda. In alcuni casi, il rimborso può essere anche compensato con il pagamento del bollo auto di un altro veicolo di proprietà del richiedente.

 

Rimborso bollo auto: conclusioni

Il rimborso bollo auto è una possibilità che spetta ai proprietari di veicoli che hanno pagato il bollo auto in eccesso, in modo errato o non dovuto. Per ottenere il rimborso, bisogna presentare una domanda all’ufficio tributi della regione o della provincia autonoma di residenza, allegando la documentazione necessaria. Il rimborso viene effettuato entro un termine variabile a seconda della regione o della provincia autonoma.

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